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12 Agosto 2009Vila San Marino a Grajaù

Seppur con ritardo, segnaliamo all’attenzione dei nostri lettori questo articolo uscito a giugno su “Grajaù de fato”, giornale on line di Grajaù, città dello stato del Maranhão in cui operano le Volontarie.
Del consiglio editoriale di “Grajaù de fato” fa parte anche Costante Gualdi, che è un Associato all’Istituto secolare Volontarie della Carità.
Nell’articolo si spiega che la Volontaria Lizete ha segnalato il cattivo stato, anche prima delle pioggie, della strada che collega Grajaù a Villa San Marino, e ha pubblicamente criticato il Comune di Grajaù per aver chiuso gli occhi verso Villa San Marino, non intervenendo per la manutenzione della strada.
Che cos’è Villa San Marino
L’articolo contiene anche una breve presentazione di Villa San Marino, il centro per malati di lebbra (hanseniani) che la stessa Lizete dirige. Villa San Marino è nata nel 1971, quando a Grajaù erano già presenti Lucia Schiavinato e un gruppo di Volontarie, che subito prestarono la loro opera nella Villa e si impegnarono nella raccolta di contributi. Prima della costruzione di Villa San Marino, i lebbrosi vivevano in capanne sparse per la foresta. I frati cappuccini presenti in zona vollero costruire un lebbrosario: per avere i fondi l’allora vescovo di Grajaù, il cappuccino dom Adolfo Rossi, vendette il suo anello episcopale, che fu acquistato dalla repubblica di San Marino. Da qui il nome della struttura “Villa San Marino”, in cui ha lavorato anche il servo di Dio padre Alberto Beretta.
Villa San Marino oggi
Oggi, si spiega nell’articolo, Villa San Marino, di proprietà della diocesi di Grajaù accoglie 40 ricoverati hanseniani dei 15 comuni della diocesi per riabilitazioni e cure e ha al suo interno un allevamento di pollami e di maiali e anche una panetteria, la “Panetteria dell’allegria“, che produce 4600 pagnotte al mese. Allevamento e panetteria aiutano la Villa a sostentarsi; ci sono poi le offerte che arrivano dall’Italia e dal Brasile e il sostegno della diocesi con il vescovo dom Franco Cuter.
Inoltre, leggiamo in “Grajaù de fato”, “attraverso il lavoro di Lizete e il suo impegno nel far conoscere le attivita’ di villa San Marino, la comunità di Grajaù si mostra sensibile alle necessità di quest’opera assistenziale. Persone generose, imprenditori e anche il settore pubblico collaborano per rispondere alle innumerevoli necessità (della Villa).”
Villa San Marino è pure impegnata nella sensibilizzazione, educazione e prevenzione della lebbra con incontri di formazione nelle scuole pubbliche e private, visitando le famiglie dei quartieri più poveri di Grajaù e partecipando a eventi organizzati dall’assessorato ai servizi sociali.