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9 Giugno 2025Il nostro Giubileo, un giorno di gioia con il nostro vescovo

Giubileo del Piccolo Rifugio
“Il mondo non sta in piedi perché ci sono i ricchi. Sta in piedi perché ci siete voi, perché ci sono luoghi che sono scuole di amore, laboratori di amore”.
Sono parole gratificanti e impegnative, quelle che il vescovo della Diocesi di Treviso, la nostra diocesi, mons.Michele Tomasi, ha affidato al Piccolo Rifugio martedì 10 giugno alla messa nel Duomo di San Donà per il “Giubileo delle persone con disabilità – In cammino con il Piccolo Rifugio”, l’occasione scelta dal Piccolo Rifugio per celebrare il Giubileo 2025 – Pellegrini di speranza.
Erano ospiti di tutti e 6 i Piccoli Rifugi: San Donà, Vittorio Veneto, Verona, Ferentino, Ponte della Priula, Trieste. Ad accompagnarli personale, amici, volontari – numerosi i Volontari X Shelter di Ponte della Priula.
“Dal cielo certamente Lucia è in giubilo con noi e per noi”
“Questo è un Giubileo che non ci è stato imposto, ma che invece per noi è una necessità – ha detto il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Luigi Casagrande-. Un giorno di gioia da vivere assieme, anche per celebrare i 90 anni dall’apertura del primo Piccolo Rifugio!”.
E come ha ricordato il parroco del Duomo don Massimo Gallina, il 2025 ricorrono anche i 100 anni della chiesa di Palazzetto a San Donà e i 100 anni dalla consacrazione del Duomo di San Donà, che a settembre sarà chiesa giubilare.
E infine, felice coincidenza, il 10 giugno è memoria liturgica del Beato Enrico da Bolzano: bolzanino come il vescovo Michele, come Lucia Schiavinato, fondatrice del Piccolo Rifugio, visse una vita di fede e carità nelle terre della Diocesi di Treviso.
“Al Piccolo Rifugio ho conosciuto l’amore”
Il nostro cammino giubilare ha portato la lunga fila di fedeli con e senza disabilità a percorrere, a piedi o in carrozzina, le strade di San Donà: dalla cappella dell’Adorazione voluta da Lucia Schiavinato come indispensabile complemento del Piccolo Rifugio, fino al Duomo, passando poco lontano da Vicolo Nuovo, dove il 23 dicembre 1935 Lucia aprì il primissimo Piccolo Rifugio.
Prima della celebrazione, in chiesa. le testimonianze di ospiti e amici dei Piccolo Rifugio.
Don Antonio Guidolin ha ripercorso gli Anni Santi della vita di Lucia Schiavinato: nel 1900 cnacque, all’apertura dell’Anno Santo 1925 scrisse il suo “Programma di vita”, nel 1975 andò a stabilirsi – definitivamente, pensava- al lebbrosario di Grajaù, per vivere da ultima tra gli ultimi. E ora, il 2025….
“Prima di venire al Piccolo Rifugio non conoscevo l’amore o lo conoscevo male”, ha detto Elena Suardi, Volontaria della Carità, dando voce, davanti all’altare, al Piccolo Rifugio di San Donà. Un passaggio che ha colpito il vescovo Michele, che lo ha ripreso nella sua omelia.
“Al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto ho ritrovato la gioia e la speranza”, ha raccontato Patrizia. “Sono qui da 30 anni e voglio dire grazie. Grazie alla coordinatrice, grazie agli educatori, grazie agli operatori, grazie a tutti voi”, ha aggiunto Marisa. Con loro, sempre da Vittorio Veneto, anche Maria Antonietta.
“Io sono felice al Piccolo Rifugio” ha detto, con la semplicità della purezza, Stefania di Ferentino.
“Alla Domus Lucis le Volontarie della Carità hanno reso tangibile lo spirito di famiglia”, ha aggiunto Maria Teresa, amica della nostra casa di Trieste.
“Dare voce a chi non ha voce è il nostro compito”, ha detto Anna, volontaria del Piccolo Rifugio di Verona, leggendo -. tra lacrime di commozione- i pensieri degli ospiti.
“Abbiamo il cuore gonfio di amore e di speranza”, ha commentato, al termine delle testimonianze, Susanna Paulon, del Piccolo Rifugio di San Donà.
Festa insieme
Nell’omelia, mons.Tomasi si è soffermato sull’indissolubile legame tra Eucaristia e carità di Lucia Schiavinato., questo “amore senza confini che celebriamo nell’Eucaristia”. “Adoriamo Dio – ha detto il vescovo – attraverso i poveri, e così non c’è più differenza tra messa e vita”.
Impegnativa quasi come le parole del vescovo citate all’inizio l’intenzione scandita durante la preghiera dei fedeli della messa del nostro Giubileo: “Signore, aiuta il Piccolo Rifugio e le Volontarie della Carità a portare avanti l’eredità di fede e carità che ci ha lasciato Mamma Lucia”.
Ad animare la messa, l’ottimo coro della parrocchia di Musile di Piave: la parrocchia in cui Lucia nacque e fu battezzata.
Un particolare ringraziamento anche alle altre realtà del settore della disabilità che hanno condiviso con il Piccolo Rifugio la giornata di festa, come Casa Rossa, Girasole e Aphe. Presente anche il Comune di San Donà, con il consigliere comunale delegato ai rapporti con le parrocchie Stefano Ferraro.
A completare la giornata di gioia, sotto un cielo splendido, il pranzo nel giardino del Piccolo Rifugio. E il vescovo, come già nella sua prima visita al Piccolo Rifugio, ha suonato per noi.