
Fabio Ruzzier, amico della Domus Lucis di Trieste
21 Giugno 2010WuShu per il Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto
30 Giugno 2010Cinture arancioni di aikido al Piccolo Rifugio

Paolino, Paolone, Serena e Leonida sono diventati cintura gialla. Cristina, Denise, Sandra e Manuela sono cintura arancione.
Gli otto ospiti del Piccolo Rifugio hanno superato l’esame e conquistato la certificazione della loro abilità nell’aikido. Chi pratica quest’arte marziale da un anno è diventato cintura gialla, chi da due ha raggiunto il grado successivo.
Venerdì 25 giugno gli otto sono stati premiati e applauditi dai colleghi e amici dell’Aikido Vittorio Veneto, e in particolare da Luca Gri e Sandro Lucagnano, le due cinture nere di aikido che da due anni allenano il gruppo del Piccolo Rifugio.
A consegnare il diploma di partecipazione che riporta la “cintura” raggiunta sono stati l’assessore al sociale del Comune di Vittorio Veneto Giuseppe Maso e il consigliere comunale del Pdl Mirco Campodall’Orto.
Ai complimenti Maso ha aggiunto un concreto, seppur simbolico, segnale d’apprezzamento: “Nella seduta di giunta di martedì 8 giugno – ha annunciato – abbiamo deliberato un contributo per questa attività”. Si tratta di 300 euro a favore del Judo Aikido Vittorio Veneto. Che del resto è ben intenzionato a proseguire l’attività.
“La pratica dell’aikido con persone con disabilità è unica in Italia – ha detto venerdì il maestro del Judo Aikido Gianpietro Vascellari -.Ora voglio che ci copino anche in altre città . E’ importante far conoscere questa attività”. Per farlo, sull’esperienza di aikido con persone con disabilità, anche in carrozzina, svolta con il Piccolo Rifugio, verrà pubblicato un articolo sulla rivista Athlon edita dalla Fijlkam.
Dopo la premiazione, tutti gli atleti si sono ritrovati per una pizza. Nell’occasione il Piccolo Rifugio, come segno di riconoscenza, ha donato ai volontari dell’Aikido Vittorio Veneto la riproduzione della facciata del Piccolo Rifugio in ceramica realizzato dalle persone con disabilità del centro diurno assieme al volontario ceramista Isidoro Dal Col. “Senza dubbio è un ricordo che appenderemo bene in vista in palestra”, dice Gri.